Arianna Marchetti guarda al futuro

Arianna Marchetti cambia ruolo e guarda al futuro: “Divento CIO dell’azienda per vincere nuove sfide”.

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Arianna Marchetti dopo 34 anni come CEO della Marchetti cambia ruolo, diventando CIO. Un ruolo più operativo che guarda alle sfide del futuro per l’azienda di famiglia e ci svela le sue strategie.

La Marchetti è una delle aziende più importanti e durature dell’industria italiana e con i suoi tenditori idraulici per la lavorazione della pietra ne rappresenta una eccellenza, esportata in tutto il mondo. Gran parte del merito del successo raggiunto in questi anni è di Arianna Marchetti, che dal 1986 è alla guida della società in qualità di CEO. Ora, dopo un cambio ai vertici del management, la figlia del fondatore Cesare ha deciso di ricoprire il ruolo di CIO, ovvero un ruolo di responsabilità più creativa e visionaria che amministrativa. In un’epoca in cui l’azione e l’immediatezza nel prendere decisioni è sempre più importante, Arianna Marchetti decide di scendere ancor di più in campo per portare l’azienda verso le sfide del futuro anche in ambiti nuovi e stimolanti.

Intervista a cura di Thomas Cardinali della rivista Talky Media al Chief Innovation Officer Arianna Marchetti.

TC: “La Marchetti è un’azienda storica dell’industria italiana, cosa prova quando pensa di portare avanti il nome della sua famiglia?”

AM: “Provo quello che ho sempre provato da quando, a soli 22 anni, mi sono ritrovata come nuovo AD al posto di mia madre, con senso del dovere e desiderio di fare sempre meglio. Sono felice che dopo tanti successi e tante crisi la Marchetti sia ancora un punto di riferimento nell’industria italiana e che ora guardi con ambizione al futuro.”

TC: “Un futuro che la vede non più come CEO, ma come Chief Innovation Officer. Come mai questa scelta?”

AM: “Ho ricoperto il ruolo di CEO per 34 anni. Ho affrontato tante sfide, ho visto passare generazioni, mandato in pensione tanti dipendenti, girato il mondo ed adesso arriva una nuova sfida.”

TC: “Ha mai pensato dopo tutti questi anni di andare in pensione?”

AM: “Assolutamente no, non riuscirei a stare senza lavorare e lontano dall’azienda.”

TC: “Mi può descrivere meglio il suo nuovo ruolo all'interno della Marchetti?”

AM: “Il ruolo del Chief Innovation Officer è quello di creare dei nuovi gruppi di lavoro con cui sviluppare nuovi prodotti e strategie per raggiungere obiettivi diversi da quelli di oggi. È un ruolo meno amministrativo e molto creativo rispetto a prima. Voglio essere in prima linea sul campo per portare la Marchetti verso le sfide del futuro.”

TC: “Come pensa di farlo?”

AM: “Come prima cosa partiamo dalla squadra, la mia idea è quella di dare spazio ai giovani. Il mio impegno, da subito, è di creare una squadra che possa portare energia nuova in azienda, che sappia leggere in anticipo i grandi cambiamenti del nostro tempo e possa farli volgere a vantaggio dei nostri progetti. Non possiamo pensare di proiettarci nel futuro con una squadra di vecchi; al fianco dell’esperienza deve esserci la brillantezza e l’essere “smart”che soltanto i nuovi talenti possono avere.”

TC: “Crede cosi tanto nei giovani? Qualcuno dice che non hanno esperienza.”

AM: “L'esperienza è sicuramente importante, per questo vogliamo avere il giusto mix nel nostro team. Il nostro obiettivo è quello di migliorare le cose, portare sul mercato novità, ma anche prodotti che esistono da anni con una chiave di lettura diversa. Vogliamo offrire il valore aggiunto, abbiamo bisogno di osare e di investire nel nostro reparto di ricerca e sviluppo. Dare voce ai giovani significa vivere il nostro tempo, le innovazioni vengono fuori dalle nuove generazioni. Quando i nostri giovani manager e collaboratori avranno creato dei progetti, questi passeranno al vaglio delle persone con esperienza per valutare la loro fattibilità.”

TC: “Ha già in mente qualcosa?”

AM: “Sicuramente partiamo dal metodo di lavoro, usciamo dagli schemi! Il nuovo team, avrà spazi di lavoro, modalità e orari nuovi. Dobbiamo “abbattere i muri”, chiudere con certe convinzioni, con la ripetitività di riunioni inutili e report che non servono a nulla. Dare spazio all'espressione significa liberarsi delle convinzioni che ci portano a vedere le cose sempre con gli stessi occhi. Cambiando la prospettiva del nostro sguardo cambieremo anche il modo di fare impresa uscendo vincitori dalle tante sfide che abbiamo davanti.”

TC: “Ci può dire almeno in che ambito si svilupperanno i vostri nuovi progetti?”

AM: “Sicuramente partiamo sempre dalla nostra industria, dalla nostra esperienza maturata nei decenni, siamo pronti al lancio di un prodotto che andrà a risolvere dei problemi all’industria della pietra, ma che potenzialmente potrà essere applicato anche in tanti altri settori migliorandone la qualità, che è da sempre il focus di Marchetti: qualità e durata nel tempo.

TC: “Non ci può dire altro?”

AM: “Purtroppo, il COVID-19 ha ci ha costretto a posticipare tutti gli eventi fieristici del 2020. Il lancio dei nuovi progetti è previsto per la fine del 2020, in cui sveleremo un prodotto su cui abbiamo lavorato negli ultimi tre anni investendo tantissime risorse.”

TC: “Che tipo di orientamento avrà la sua guida con questo nuovo ruolo? Avrete al centro l’obiettivo di recuperare gli investimenti?”

AM: “Assolutamente no, Le ho appena detto che dobbiamo rompere con i vecchi schemi. Noi come obiettivo abbiamo il raggiungimento del bene comune, ovvero migliorare la qualità della vita, raggiungere un livello di crescita aziendale sostenibile. Nel massimo rispetto dell'ambiente, vogliamo lavorare solamente con energia rinnovabile, utilizzare nuove tecnologie per inquinare di meno, lavorare in armonia e raggiungere un livello di serenità tra tutti gli addetti ai lavori. Questi sono i nostri obiettivi: la crescita aziendale in termini di qualità, creare prodotti funzionali e non per fare solamente una vendita.”

TC: “Sembra un progetto utopistico, mi può dire come funzionerà dal punto di vista finanziario?”

AM: “Il mio metodo è molto semplice, quando sviluppo un progetto non penso mai al fattore economico, perché mettere il denaro al centro può minare il risultato qualitativo. Noi spendiamo le nostre forze per realizzare un prodotto o un servizio eccellente, niente di più e poi, mi creda, il risultato finanziario arriva sempre quando si uniscono questi fattori.”

TC: “Nel suo ruolo di Chief Innovation Officer pensa di dialogare con altre aziende o istituzioni?”

AM: “Si, nei prossimi giorni inizieremo una serie di incontri con Università ed Istituti di ricerca, per presentare alcuni progetti già tracciati. Inoltre, abbiamo delle collaborazioni con altre aziende multinazionali con cui svilupperemo dei progetti comuni.”

TC: “Come saranno finanziati questi progetti?”

AM: “La maggior parte di questi progetti sono finanziati direttamente dalla nostra azienda e da fondi di investimento che credono profondamente nelle nostre capacità manageriali. Altri progetti vengono finanziati da fondi delle comunità europea e dalla creazione di nuove joint venture.”

TC: “Le faccio i migliori auguri per il suo nuovo incarico e spero di intervistarla nuovamente.”

AM: “Grazie.”

Milano, Italia - 30 luglio 2020

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Arianna Marchetti looks to the future

Arianna Marchetti changes the role and looks to the future: "I become the company's CIO to win new challenges".

Arianna Marchetti after 34 years as CEO of Marchetti changes her role becoming CIO with a more operational role wading to the challenges of the future for the family business and reveals her strategies. Marchetti is one of the most important and long-lasting companies in the Italian industry and with its hydraulic tensioners for stone working represents an excellence exported all over the world. Much of the merit of the success achieved in these years is from Arianna Marchetti, who since 1986 is at the head of the company as CEO. Now, after a change at the top of the management, the founder’s daughter Cesare has decided to play the role of CIO, a role of responsibility more creative and visionary than administrative. In an era in which action and immediacy in making decisions is increasingly important, Arianna Marchetti decides to go even further in the field to bring the company to the challenges of the future even in new and stimulating areas.

Interview by Thomas Cardinali of Talky Media Magazine to Chief Innovation Officer Arianna Marchetti.

TC: “How do you see yourself in the new role of Chief Innovation Officer after so many years as CEO?”

AM: “I have held the position of CEO for 34 years, I have faced many challenges, and I have seen generations go by, retired many employees, traveled the world and now comes a new challenge.”

TC: “Did you think of retiring?”

AM: “Absolute not. I wouldn't be able to stay without working and far from the company.”

TC: “Can you better describe your new role within Marchetti Tech?”

AM: “The role of the Chief Innovation Officer is to create new working groups, to do research and development.”

TC: “How do you plan to do it?”

AM: “First of all, let's start with the team. My idea is to give an opportunity to young people. My immediate commitment is to create a team of young people who can bring new energy.”

TC: “Do you believe so much in young people? Someone says they have no experience.”

AM: “Experience is undoubtedly essential, our goal is to improve things, invent new things, we need to dream, to create new processes, to give voice to young people means to live our time. When we have created projects, they will pass to the examination of the experienced team to evaluate the feasibility of the project.”

TC: “Do you already have something in mind?”

AM: “Of course, we start from the working method, we are thinking outside the box. The new team will have new workspaces, methods, and schedules. We have to break down the walls, close with certain convictions, with the repetition of useless meetings and reports. Giving space to expression means getting rid of the beliefs that lead us always to see things with the same eyes.”

TC: “Say more, what kind of orientation will your guide have with this new role? Are you financially results-oriented?”

AM: “I just told You that we have to break with the old patterns. We are planning to create new things, achieve a different level of experience, improve quality of life, making business more sustainable. Maximum respect for the environment is our beliefs, we only want to work with renewable energy, use new technology to pollute less, work in harmony and reach a level of serenity among all the employees.”

TC: “Does it seems a perfect project? Tell me instead of from a financial point of view?”

AM: “My method is straightforward when I develop a project. I never think about economic factors because money can undermine the result. We think about creating an excellent product or service, nothing more and then, believe me, the financial result is a consequence.”

TC: “In your role as Chief Innovation Officer, do you intend to dialogue with other companies or institutions?”

AM: “Yes, in the coming days, we are starting a whole series of meetings with universities and research institutes, to present some projects already outlined. We also have collaborations with other multinational companies with which we will develop joint projects.”

TC: “How will these projects be funded?”

AM: “Most of these projects are financed directly by our companies and by investment funds that believe deeply in our managerial skills.”

TC: “I wish you all the best, for your new assignment and I hope to interview you again.”

AM: “Thanks to you.”

MILAN, ITALY 30 JULY 2020